Vinili di contrabbando

Negli anni cinquanta nell’Unione Sovietica si diffusero dischi in vinile di contrabbando stampati su vecchie lastre radiografiche trafugate dalle cliniche. Venivano chiamate “costole del rock” e ci veniva stampata la musica “proibita” il jazz e il rock’n’roll americano.
Chi le produceva rischiava 5 anni di lavori forzati nei gulag ma le lastre erano sottili e potevano essere facilmente arrotolate o piegate per nasconderle sotto i vestiti. La qualità dell’audio non era certo delle migliori, basti pensare che il foro centrale veniva fatto spegnendo una sigaretta sulla lastra. Questo ingegno della controcultura giovanile fu di ispirazione per i commerciali Flexi Disc che venivano utilizzati come gadget perfino dentro le scatole di cereali.

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